VOLUME 26 - NUMBER 3 - 2005

Risonanza magnetica e radiologia tradizionale nelle localizzazioni vertebrali dell'artroscopia ocronotica alcaptonurica


  • Izzo L., Caputo M., Costi U., Impara L., Marini M, Casullo A., Basso L., Buffone A., Frati R., Sassayannis P.G, Maccioni F., Perrone A.
  • Clinical Case, 078-082
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  • Versione Italiana: Obiettivo: studiare le alterazioni della colonna vertebrale nell’alcaptonuria (ocronosi) sia con esame radiologico convenzionale sia con Risonanza Magnetica (RM), mettendo a confronto i risultati delle due tecniche.

    Pazienti e metodi: sono stati sottoposti allo studio cinque pazienti (4 maschi, 1 femmina, età media 51 anni). Per lo studio con esame radiologico convenzionale sono state utilizzate proiezioni antero-posteriori e latero-laterali e le immagini sono state valutate facendo riferimento ad uno score radiografico che esamina le alterazioni a livello dello spazio articolare e la presenza di calcificazioni. Per quanto riguarda l’esame RM sono state utilizzate scansioni coronali, assiali e sagittali e sequenze spin echo T1-e T2-pesate.

    Risultati: entrambe le metodiche hanno messo in evidenza, nei casi con diagnosi nota, le alterazioni tipiche dell’ocronosi: riduzione d’ampiezza degli spazi articolari, fino all’anchilosi ossea, calcificazioni dei dischi, osteofitosi, anche a ponte, protrusioni discali multiple e sclerosi reattiva delle superfici articolari, evidenti soprattutto a livello dorso-lombare. La RM è risultata tuttavia più accurata nell’individuare le alterazioni e nel mettere in evidenza lesioni non palesi all’indagine radiografica, quali l’ispessimento dei legamenti longitudinali anteriori. Nel caso di nuova diagnosi, l’RM si dimostra fondamentale per la sua capacità di rilevare alterazioni tipiche dell’artropatia che alla radiologia tradizionale sembrano minime.

    Conclusioni: le peculiarità dell’artropatia ocronotica sono tali per cui le tecniche d’immagine, in particolare la RM, sono indispensabili nella diagnosi differenziale con altre malattie articolari.

    English version: Aim: to study the spine alterations in alcaptonuria with traditional radiology and magnetic resonance (MR), comparing the results of the two techniques.

    Patients and methods: five patients (4 males, 1 female, mean age 51 years) underwent the examinations. For the study with X-rays we performed anteroposterior and lateral scan and the images have been studied making reference to a radiographic score; it examines the alterations of the joint space and the presence of calcifications. MR scan, oriented in the three spatial planes, were performed using spin echo T1-weighted and spin echo T2-weighted sequences.

    Results: both MR and X-rays pointed out, in the cases with known diagnosis, the typical alterations of the ochronosis: narrowing of the articular spaces, even osseous ankylosis, calcifications of the discs, osteophytosis, multiple disc protrusions and reactive sclerosis of the articular surfaces, evident above all to dorso-lumbar tract; nevertheless MR has been more accurate than Xrays for individualizing the lesions and recognizing alterations, such as the thickeness of the anterior longitudinal ligament. In the case of new diagnosis, the MR is fundamental to recognize typical signs of the ochronotic arthropathy not well detected by X-rays.

    Conclusions: imaging techniques, first of all the MR, are essential in the differential diagnosis of ochronosis vertebral lesions with other articular diseases.

  • KEY WORDS: Ocronosi - RM - Radiologia tradizionale. Ochronosis - MRI - X-rays.